LA MOSTRA

Il nuovo progetto espositivo di Fondazione Golinelli a cura di Andrea Zanotti, Antonio Danieli, Luca Ciancabilla e Simone Gheduzzi.

Tra arte, scienza e tecnologia, la mostra esplora la trama del progresso della cultura umana, nella sua dimensione sia universale che soggettiva. Un viaggio affascinante attraverso i momenti più significativi dell’evoluzione culturale e tecnologica, dalla comparsa dell’uomo sulla Terra all’avvento dell’Intelligenza Artificiale, ponendo l’accento sulle nostre capacità di orientamento rispetto alla velocità dello sviluppo della tecnica. Una riflessione profonda sul passato, sul futuro e sul nostro rapporto con il tempo e la tecnologia, con l’invito a mettere in pratica un esercizio di umanità per riconciliare la dimensione personale e quella collettiva che il concetto di destino tiene insieme.

Il percorso espositivo è suddiviso in due grandi capitoli, che si dipanano in cinque tappe. Il primo capitolo si concentra sui passaggi evolutivi della civiltà, intesa come esperienza collettiva, somma integrale di tutte le vite individuali che hanno solcato il nostro pianeta nel corso di milioni di anni. Si indagano le modalità con cui l’uomo, a partire da homo sapiens, nella sua lentissima evoluzione, ha sempre tentato di orientarsi nel mondo, interrogandosi sulla sua origine e sul suo destino. Dall’invenzione della scrittura a quella della stampa, dal Rinascimento alle Rivoluzioni industriali e digitali, dalla velocità a passo d’uomo a quella dell’acqua e del vento, alle massime vette oggi raggiungibili grazie alla tecnica. I visitatori ripercorreranno le tappe dello sviluppo dell’umanità, attraverso lo spazio, il tempo e la sfera dell’informazione, riconoscendo il ruolo cruciale della tecnica, che ha guidato il progresso e trasformato il nostro rapporto con la natura prima e l’universo poi. Un vero e proprio viaggio nel tempo grazie alla presenza di reperti, manufatti, strumenti tecnico-scientifici, installazioni, opere d’arte e di design di svariati materiali e tecniche artistiche, dall’Antica Mesopotamia e dall’Antico Egitto fino ai giorni nostri. Accanto a lavori di alcuni dei nomi più importanti dell’arte italiana del Novecento, da Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Mario Sironi, Emilio Isgrò, grafiche di Bruno Munari, saranno esposti oggetti di design di Pablo Picasso e Ettore Sottsass, insieme a capolavori dell’ingegneristica ad alto contenuto creativo come la nuova Ducati Panigale V4 S con la sua sofisticata base meccanica o il fondo di una supercar ad alte prestazioni, la Dallara Stradale, dal quale emergono le linee di flusso aerodinamiche e la distribuzione di pressione dell’aria.

La percezione della velocità incrementale che accompagna il pubblico nella prima parte della mostra si materializza nell’allestimento a cura di diverserighestudio: una spirale tridimensionale che ripercorre le principali fasi evolutive dell’uomo. Con il progredire del percorso, la spirale si restringe, generando una sensazione crescente d’ accelerazione, fino quasi ad arrivare allo spaesamento.

Nel secondo capitolo si è chiamati a riflettere sulla propria condizione esistenziale e invitati, al contempo, a un esercizio più intimo: riscoprire, in un’epoca dominata da un divenire frenetico e incessante, la consapevolezza di un futuro il cui senso appare sempre più sfuggente. Oggi il vorticare della spirale della storia ha raggiunto accelerazioni non più compatibili con l’esistenza, provocando un diffuso senso di vertigine e disorientamento. L’avvento di tecnologie avanzate legate all’Intelligenza Artificiale – reti neurali, machine learning, big data, Large Language Model – sta rivoluzionando l’incedere dell’uomo in un futuro, che sembra prescindere dalla volontà del suo stesso creatore.

Quali passi dovrà compiere l’uomo per riconquistare un senso soggettivo e collettivo di progresso? La mostra stimola i visitatori a tornare a riflettere sulla propria origine e sul proprio destino, ad esplorare le possibilità di un nuovo Umanesimo nell’era dell’Intelligenza Artificiale e a immaginare una nuova prospettiva per il futuro, quella di un’intelligenza collettiva e solidale umana.
Il secondo capitolo della mostra si apre con Luzifer (Lucifer), opera di Anselm Kiefer e ospita i lavori di altri artisti contemporanei, tra cui The Stainless Pure di Nicola Samorì e Immortal Hunting di Ronald Ventura, che riflettono sul tema dello spaesamento e sulla condizione umana attuale.

Conclude il percorso espositivo un exhibit immersivo, di grande impatto emozionale: il T-Simmetry, il tunnel a “cronologia inversa” ideato e realizzato da Fondazione Golinelli. Grazie alle tecnologie più avanzate, il pubblico si avventurerà in un viaggio interattivo ed esperienziale a ritroso nel tempo, ripercorrendo simbolicamente le tappe fondamentali della propria esistenza, come se il “nastro” della vita di ognuno venisse riavvolto. L’installazione consentirà ai visitatori di distaccarsi dalla dimensione collettiva della civiltà, presente nella prima parte della mostra, e di abbandonarsi a una ricerca personale e interiore, accompagnati dai versi inediti e originali dei poeti Milo De Angelis e Gian Ruggero Manzoni, a cui dà voce l’attrice Viviana Nicodemo. La poesia ha un ruolo primario all’interno del percorso espositivo: tra tutte le arti è quella che riesce a operare la più alta sintesi cognitiva ed espressiva, custodendo in sé l’essenza più autentica dell’umanità.

Leggi il comunicato stampa della mostra.